di Patrizia Forte (Osteopata D.O. MROI)
L'osteopatia è ecologica poiché non prevede l'utilizzo di farmaci: la cura è nelle mani, utilizzate con sapienza.
Nel precedente articolo abbiamo parlato del senso ecologico dell'osteopatia perché ci permette di aiutare il nostro corpo a risolvere dolori che ci affliggono da più o meno tempo riuscendo ad abbandonare l'utilizzo degli antidolorifici.
In questo articolo parleremo di come non inquinare i nostri figli con farmaci spesso inutili: gli antibiotici! Certo non intendo dire che non servano a niente, ma che spesso possono essere evitati se solo si cerca di vedere le cose da un altro punto di vista.
I nostri figli, soprattutto nei primi anni di vita, si ammalano spesso di raffreddori , tonsilliti ed adenoidi ricorrenti con febbri anche elevate, e poi le temute bronchiti!
Secondo i principi dell'osteopatia questi bambini non è che sono più sfortunati di altri ma semplicemente vanno aiutati a reagire adeguatamente ai comuni virus o batteri di stagione! Andiamo per ordine: un bambino che si ammala con troppa facilità è incapace di sviluppare adeguate difese immunitarie, e spesso la causa è un trauma che risale al primo anno di vita od ancora più frequentemente alla nascita.
Non ci abbiamo mai pensato ma nascere non è sempre cosi semplice ed anzi spesso è come avere un incidente!Soprattutto in un parto difficile, questo esserino che deve uscire da un'apertura non proprio comoda spesso riceve, oltre le spinte della madre, quelle del medico che si appoggia con il suo peso sull'addome della donna che poverina non ce la fa da sola! (anche se a volte un aiuto è necessario).
Ed ecco la prima "capocciata" che tira il piccolo, ancora ignaro del mondo! Oppure accade che nel tentativo eroico di uscire rimanga intrappolato con la testa nel tunnel di uscita, e lì sempre mani esperte lo afferrano per tirarlo fuori,arrivando all'utilizzo della ventosa o del forcipe nei casi più difficili: ed ecco che il piccolo cranio del bimbo esce avendo ricevuto una bella stritolata, una compressione, di cui spesso si porta i segni, lividi, se non veri e propri ematomi, e non poche volte deformazioni della testa e del viso.
Ma che c'entra tutto questo con i bimbi che si ammalano?
E semplice: le tonsille, le adenoidi e le mucose di rivestimento delle fosse nasali della faringe e della laringe sono nutrite da arterie che passano attraverso le ossa del cranio, quindi se queste hanno subìto un trauma la vascolarizzazione ne risentirà, arriveranno meno ossigeno, meno sostanze nutritive, meno anticorpi, cioè meno armi contro virus e batteri. Certo, è un po' più complicato di questo, però basta già questo per capire che forse più che somministrare farmaci in continuazione in caso di raffreddori e mal di gola ricorrenti è sicuramente più intelligente far funzionare le difese del bambino cercando di rimuovere i traumi che le hanno limitate.
E come fa l'osteopata ad intervenire sul cranio del bambino? Utilizza delle leggere pressioni mantenute per un certo tempo sulle ossa che hanno subito le compressioni per poterle far tornare "morbide" come devono essere normalmente. Sono tecniche assolutamente non dolorose per il bimbo che se durante il trattamento piange è fondamentalmente perché non ama sentirsi costretto a stare fermo per un tempo per lui lunghissimo.
Così nel giro di qualche trattamento dall'osteopata il bambino non dovrà più ingerire continuamente antibiotici (non inquiniamolo più!), e ciò che conta di più è che gli abbiamo dato la possibilità di difendersi da solo contro i comuni virus e batteri. ....Riserviamo gli antibiotici a quei rari casi che realmente lo richiedono e cerchiamo di chiederci sempre perché un problema si ripresenta!
C'è sempre un motivo se il corpo non riesce a reagire come dovrebbe, l'osteopatia cerca di capirlo indagando le strutture del nostro corpo e poi cerca di aiutarlo a ritornare alla normalità!